E’ a molti nota l’estrema difficoltà nell’ottenimento di visti d’ingresso per turismo o per affari per le persone provenienti da stati ad alta pressione immigratoria.

La motivazione principale per il rifiuto del visto Schengen è scongiurare il rischio di overstaying.

Di permanenza in territorio Schengen oltre ai limiti temporali di durata del visto d’ingresso. E questo senza motivi validi. Motivi considerati validi dalle autorità territoriali e non necessariamente dal diretto interessato, che potrebbe avere decine di valide motivazioni personali per non tornare subito in patria.

Per superare la ritrosia delle autorità consolari è certamente necessario produrre l’intera documentazione che viene richiesta di volta in volta dai consolati, magari rivolgendosi ad un consulente per l’immigrazione come lo Studio Papperini Relocation, www.studiopapperini.com, ma non basta, occorre convincere il funzionario dell’interesse a ritornare in patria alla scadenza del visto.

Questo interesse può consistere anche in un vero e proprio, informale, “patto d’onore” che la persona sottoscrive con gli altri membri del villaggio o della comunità di origine.

Sulla base di tale “patto” la persona assume il dovere morale di ritornare in patria allo scadere del visto. Questo per permettere ad altri membri della comunità di ottenere a loro volta un visto turistico. La pressione del gruppo di appartenenza può essere molto alta, tale da indurre la persona a lasciare l’Italia allo scadere del visto, non per il timore di essere espulso, quanto per la vergogna della fiducia della comunità tradita. La spettacolare urbanizzazione, con conseguente perdita di antichi legami e la polverizzazione dei gruppi, prima omogenei, in megalopoli comporta il venir meno di tale forma di “garanzia del ritorno” che poteva esserci nelle comunità rurali ristrette e qui può entrare in gioco la Rete, i vari social.

I vari social network possono ricreare una sorta di comunità, virtuale ma nello stesso tempo reale.

I membri di tale comunità si impegnano direttamente in Rete, come se fossero al centro di un antico villaggio, a ritornare indietro per permettere ad altri membri del gruppo di ottenere il visto.

Chi non rispetta l’impegno morale assunto, senza più che validi motivi, verrà emarginato dalla comunità virtuale, verrà bannato, perché ne riduce la credibilità nei confronti delle autorità che rilasciano i visti d’ingresso.

Giovanni Papperini

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