Mi ha sempre affascinato il numerale “6” e la sua particolare relazione in molte lingue con la stessa radice etimologica di sesso e qui cerco di dare una spiegazione al mistero di questo legame: sei, sex, sesso.

Il desiderio di entrare a fare parte di una comunità, di realizzarsi compiutamente come essere umano ponendosi in relazione con gli altri è l’aspirazione comune che ha permesso la nascita dei popoli.

Tale consapevolezza della profonda natura socievole delle persone è stata raggiunta con tempi e modalità diverse dagli esseri umani e rappresentata in differenti maniere.

Le popolazioni di origine indoeuropea hanno plasticamente rappresentato la natura “social” dell’essere umano con un numero, precisamente il numero cardinale “6”.

Molti studiosi di etimologia si sono cimentati nello spiegare la misteriosa origine del numero “6”. Lo studioso che, a mio parere, si è maggiormente avvicinato alla spiegazione dell’enigma è il professor Kenneth Shields:
Folia Linguistica Historica XVII/1-2 pp. 3-12
© Societas Linguistica Europaea
SPECULATIONS ABOUT THE ETYMOLOGY
OF THE INDO-EUROPEAN CARDINAL “6”

Rimando a questo articolo per le considerazioni tecniche sulle radici etimologiche del numero “6” in latino e nelle altre lingue indoeuropee (sex, suexos) per soffermarmi sulla relazione che Shields ha argomentato tra la radice del numerale ed altre entità morfologiche. In particolare il morfema pronominale indoeuropeo – * s (w) e- ( * swe-: Lat. sui, suus, it. “suo” , proprio di sé)

La singolarità/particolarità della persona si manifesta, assume un valore compiuto , solo a seguito della “totalità” espressa dal numerale “5′ (*penkwe), che appunto precede il “ 6” .Essendo il significato originale di * penkw- ‘totalità’ (cfr studi di Nadia van Brock )

Tuttavia l’essere umano da solo non raggiunge la “totalità” appagante, la raggiunge solo quando si unisce ad un altro essere umano tramite l’atto sessuale.

In latino ed altre lingue indoeuropee sesso deriva dalla radice sex* sec- del verbo secare = tagliare, separare, in senso lato, distinguere (il maschio dalla femmina).

Il numerale “6” in qualche modo rappresenta una sorta di unione tra due esseri che va oltre la totalità della singola persona, “5”, la completa col sesso che si aggiunge alla totalità per creare qualcosa di nuovo.

Vedi numerale “6” nella lingua maya:

 

Interessante notare che nel proto ugro-finnico il numerale “6” è indicato con *kut(t)e da cui poi derivano in finnico, ungherese ecc. kuusi, kuus, kuuś, guhtta, kutta, koto, kuδət, hot, hat (hat indica esattamente il numerale 6 in ungherese)… e  *kut(t)e si avvicina molto all’inglese “to cut”, tagliare, il quale a sua volta potrebbe derivare dall’antico norvegese *kutta il quale a sua volta…..

Giovanni Papperini