Quante volte avete dovuto rinunziare a partecipare al concerto di un vostro cantante preferito perché il concerto era organizzato da un partito o da un sindacato lontano mille miglia dalle vostre convinzioni? Quante volte avete dovuto mettervi le cuffiette per ascoltare in pace una canzone romantica senza essere presi in giro dai compagni neofricchettoni?

Quante volte avete dovuto rinunziare ad inserire tra i preferiti della vostra pagina facebook nazionalpopolare un cantante bravo ma di colore? Quante volte avete cancellato i files di quei brani che vi sono piaciuti tanto quando avete letto le trascrizioni dei testi in italiano?

Basta, non vergognatevi più di apprezzare “Manuela” di Julio Iglesias mentre siete in spiaggia con gli amici. O di temere che, nella pausa di un serioso convegno sulla decadenza della civiltà occidentale, mentre ascoltate “Piss off”, la prima canzone tratta da un progetto congiunto fra Franz Ferdinand e Sparks, qualcuno si renda conto che “Piss off” significa fanculo!

Non preoccupatevi, non rischiate di diventare psicopatici come il personaggio Norman Bates magistralmente descritto da Hitchcock in Psyco, semplicemente l’essere umano non è un monolito. A volte capita che il messaggio musicale attivi parti del cervello meno eccitate quando si legge un saggio di filosofia kantiana in una silenziosissima biblioteca. La musica modifica la percezione della vita.

Il personaggio di Peppone nel film di Guareschi è rimasto certo un comunista convinto, ma quando Don Camillo ha messo il disco della Canzone del Piave non ha potuto fare a meno di abbandonare la retorica filosovietica che non gli apparteneva e ha dato uno strattone allo stalinista che era al suo fianco.La personalità dell’essere umano è complessa e non è corretto classificare una persona dai suoi personaggi preferiti su Facebook o dalle persone che segue su Twitter, se non si conosce a fondo la sua multiforme personalità. Come non deve essere necessario smettere di vergognarvi di camminare scalzi solo perché è divenuta una moda diffusa nei social network: la nuova moda per l’estate 2015: le vacanze barefooting

Giovanni Papperini

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