Da troppi anni ormai i rappresentanti italiani dell’Alto Commissariato per i Rifugiati si esprimono con una stucchevole retorica terzomondista e buonista che rischia di allontanare le imprese dal sostenere economicamente l’organizzazione ONU in Italia ed all’estero.

Mentre i finanziamenti privati, e corporate in particolare, acquisiscono ogni anno sempre più importanza nel bilancio mondiale dell’UNHCR, che ha costituito una apposita “Corporate and Partnership Foundation” per un coordinamento di tali risorse, in Italia questo non avviene, o non avviene come dovrebbe essere in corrispondenza del peso economico dell’Italia.

Le motivazioni possono essere tante ma mi voglio soffermare su due in particolare: la mancanza di una adeguata sensibilità verso il mondo delle imprese da parte delle due ultime rappresentanti dell’UNHCR in Italia, Laura Boldrini e Carlotta Sami e la mancanza di sensibilità verso gran parte della popolazione italiana stufa di farsi dare del razzista per non accettare strategie di accoglienza ai migranti confuse e poco trasparenti. Le imprese non sono enti di beneficienza è naturale che fanno donazioni ad organizzazioni come l’UNHCR anche per attirare la simpatia del pubblico nei loro confronti ed aumentare le vendite. Pensate che lo facciano volentieri se gran parte della popolazione non gradisce certe dichiarazioni provenienti dai rappresentanti dell’UNHCR italiano?

Laura Boldrini è stata dal 1998 al 2013 portavoce dell’UNHCR per l’Italia ed ogni volta che se ne presenta l’occasione si erge a paladina dei Rifugiati e dei migranti in generale, considerando come necessaria la spesa che lo Stato si accolla per l’accoglienza, come se fossero soldi completamente al di fuori del generale bilancio di una nazione con oltre 2227 miliardi di € debito pubblico! Per vedere a quanto ammonta ora si veda questo sito sull’ammontare del debito pubblico minuto per minuto.

Come sintetizzato in questo intervento di una lettrice su Il Messaggero ad un articolo riferito ai disordini nella zona di Casal San Nicola a Roma per l’arrivo di migranti

michelle

10:58:34, 2015-07-18

Siamo stanchi di pagare troppe tasse. Se si mantengono da soli ne possono venire a migliaia, non avete capito il problema?

Il problema centrale che fa incazzare tanta gente, scusate il termine ma altri non rendono l’idea, non è tanto l’accoglienza di per sé quanto i costi a carico dei contribuenti. In un precedente articolo: Immigrazione per motivi economici incontrollata: non si chiude la porta per lasciare aperte le finestre ho scritto che è stata una scellerata idea chiudere le porte alla immigrazione regolare contingentata tramite quote annue e tenere aperte le finestre dell’accoglienza verso gli immigrati economici. Se, comunque, non fosse possibile riaprire i flussi regolari e contingentati, si dovrebbe cercare di ottenere un maggior coinvolgimento delle imprese private come donatori per sostenere lo sforzo di accoglienza, e non semplici intascatori di soldi pubblici come sono adesso le varie cooperative che gestiscono il business dell’accoglienza.

Ma non sembra vi sia da parte delle autorità questo desiderio di sollecitare l’interesse delle imprese. La Signora Presidente della Camera non mi sembra susciti molta simpatia nelle imprese quando lascia dichiarazioni del genere contro tutte le imprese :” Le imprese, ha accusato Boldrini, “preferiscono tirarsi fuori dall’evoluzione della nostra società: un’impresa può partecipare attivamente allo sviluppo della società ma anche non farlo e ancorarsi a uno stereotipo vecchio. Le nostre aziende sono innamorate di quello stereotipo perché quello fa vendere”. Ma l’accusa è anche alle multinazionali che, ha ricordato Boldrini, “fanno in Italia pubblicità che non fanno in altri paesi. Ci sarà un motivo?”.

L’attuale portavoce dell’UNHCR, Carlotta Sami, ha fatto pubblicare questa dichiarazione che getta benzina sul fuoco del razzismo e della xenofobia sul sito ufficiale dell’organizzazione:

L’ACCOGLIENZA È UN DIRITTO: VERGOGNOSO ALIMENTARE INTOLLERANZA E DISINFORMAZIONE

Pubblicato il 17 Luglio 2015 alle 1:00

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime indignazione per le recenti manifestazioni di intolleranza nei confronti di rifugiati e richiedenti asilo, persone che hanno perso tutto, segnate dalla sofferenza e costrette a fuggire da guerre sanguinose, torture e persecuzioni.

Sono circa 60 milioni le persone in fuga nel mondo, l’86% di esse vive in paesi in via di sviluppo. I rifugiati in Italia sono 93.700, poco più di 1 ogni mille abitanti. A titolo di comparazione, la Germania e la Francia ne accolgono oltre 200.000 ciascuno, il Regno Unito 117.000 e la Svezia 142.000. Nel Regno Unito e in Germania i rifugiati sono circa 2 ogni mille abitanti, in Francia sono quasi 4, mentre in Svezia oltre 14.

“E’ vergognoso che si diriga consapevolmente la frustrazione dei cittadini, alimentando comportamenti violenti contro rifugiati e richiedenti asilo che nulla hanno a che vedere con situazioni di disagio sociale. Chi fugge da guerra e persecuzioni non può essere né deve diventare un capro espiatorio. E’apprezzabile l’impegno continuo delle Prefetture in favore dei rifugiati e auspichiamo che le istituzioni italiane continuino a garantire pienamente e con responsabilità il diritto di queste persone alla protezione e all’accoglienza, valori fondanti della stessa cultura italiana ed europea.” ha dichiarato Laurens Jolles, delegato UNHCR per il Sud Europa.

Alimentare consapevolmente la retorica xenofoba e razzista nei confronti dei rifugiati, attribuendogli falsi privilegi ed indicandoli come causa di disagio per i cittadini italiani, è pericoloso, poiché fomenta tensioni sociali di difficile gestione. L’Agenzia ONU per i rifugiati condanna con fermezza la strumentalizzazione dell’insofferenza dei cittadini portata avanti da elementi estremisti della società, che favorisce un clima di tensione e comportamenti aggressivi verso rifugiati e operatori impegnati nelle attività di accoglienza.

Ancora più sconcertante l’intervista rilasciata alla rivista Linkiesta:

«Le proteste contro i profughi sono manovrate. C’è chi fomenta il razzismo» 

In particolare la frase:

“Di questi, in generale, sono migranti economici, nel senso che cercano lavoro. Ma tutti hanno intenzioni collaborative: cercano di contribuire ..”

Ma come dal 2012 non si aprono i flussi regolari di immigrati, perché lo Stato lo ha ritenuto non opportuno vista la grave disoccupazione anche tra gli stranieri regolarmente residenti e per non rischiare di creare attriti con la popolazione, ed adesso si impone alla popolazione di accettare migranti economici oltretutto a spese del contribuente? Un danno ed una beffa suprema. E questo mentre decine di migliaia di stranieri aspettano anni per il ricongiungimento familiare, avendo già una casa con il certificato di idoneità alloggiativa pronto, e tante imprese italiane non si possono espandere, perché nonostante la disoccupazione non riescono a trovare persone in grado di fare particolari lavori non graditi agli italiani e sarebbero disposti a pagare anche bene e trovare un alloggio ad immigrati extracomunitari regolari!

Certo che è strano nel 2013 la squadra di calcio Milan, di proprietà di Berlusconi, ha donato, come si vede da questa lista di donatori internazionali dell’UNHCR, 194.000 dollari:

 

Lista maggiori donatori corporate UNHCR nel 2013

 

e nel 2014 il Giornale, sempre di proprietà di Berlusconi, ha scritto “La nuova Boldrini paladina degli immigrati specializzata in banalità”

Berlusconi come giustificherà ulteriori donazioni del Milan all’UNHCR dopo che il suo giornale ha scritto un articolo del genere sulla portavoce italiana?

Giovanni Papperini