La Relocation, un’industria che nasce dal desiderio di libertà
il 11/04/2015
L’essenza della libertà è nel profondo del nostro animo e nel modo di relazionarci con il mondo.
Salgari non aveva mai fatto lunghi viaggi, ma nella sua mente gli alberi del giardino sono diventati la impenetrabile giungla della Malesia. La spada di legno con cui giocava con il figlio è diventata la terribile scimitarra di Sandokan.
Lo sceneggiatore di fumetti Robin Wood certamente è stato favorito nella ideazione di personaggi liberi nell’anima, anche se nella vita schiavi come “Dago” o destinati a responsabilità aristocratiche per nascita come Sacha “Il Cosacco”, dalla sua vita cosmopolita. Nato a Nuova Australia, una specia di colonia fondata da un gruppo di Australiani di origine irlandese nella foresta del Paraguay. Giovanissimo si è trasferito in Argentina ed ha almeno tre cittadinanze: paraguayana, argentina e danese. Non è stato necessario per lui attraversare in lungo ed in largo l’intera Russsia per raccontare le gesta dello “zingaro” cosacco, che cavalcava libero nell’immensità della steppa.
Lo spirito avventuroso del West non è morto con la resa dell’ultimo Indiano, è rimasto nell’animo degli Americani, che si trasferiscono di continuo all’interno degli USA ed anche all’estero. Sono loro che costituiscono ancora adesso la maggiore componente degli expat nel mondo e per loro, per venire incontro alle loro esigenze di libertà di movimento, intorno agli anni ’60 del secolo scorso è nata negli states l’industria della Relocation, che nei decenni successivi si è via via diffusa in tutto il mondo.
Giovanni Papperini