Con la morigeratezza si vincono le guerre, ma con i piaceri del buon vivere si vince la pace.
il 16/03/2015
Sono tanti gli esempi nella storia di morigeratezza dei costumi e frugalità come arma vincente per prevalere in una guerra, ma di peso eccessivo durante i periodi di pace.
Citerò solo il caso dell’antica città della Magna Grecia Kroton, l’odierna Crotone in Calabria, e la sua rivale Sibari.
I Sibariti erano famosi nell’antichità per la “dolce vita” ( A life of heedless pleasure and luxury ) l’estrema raffinatezza di gaudenti abituati al lusso più sfrenato ed agli spettacoli pubblici senza fine.
Sembra che proprio questa loro propensione al divertimento, probabilmente esagerata dagli storici antichi, abbia comportato la loro rovinosa sconfitta contro la rivale Kroton.
Nella mia vita di “relocato interno” ho vissuto per oltre dieci anni nella odierna Crotone ( sono io nella foto con la mia famiglia sotto un blocco di un frammento di “opera reticolata” romana vicino al Tempio di Hera Lacinia. Blocco rimasto per millenni miracolosamente in bilico ed ora rovinosamente caduto a seguito di una tempesta).
E lì ho sentito della storia, tra mito e realtà, dei cavalli dei Sibariti abituati più a saltellare al suono dei flauti che a lanciarsi in combattimento. Agli astuti Crotoniati, molto inferiori di numero ma resi molto più morigerati nei costumi e disciplinati dall’influenza di Pitagora e della sua “scuola”, fu così possibile sparpagliare la cavalleria avversaria solo usando il flauto.
Distrutta Sibari ad un certo punto l’ideologia e la filosofia pitagorica, morigerata fino all’estremo ed elitaria-iniziatica (il “Consiglio dei Trecento”), divenne troppo pesante per i Crotoniati, i quali, spinti dal tributo Cilone, esiliarono dalla città Pitagora ed i suoi seguaci.
Alcuni storici hanno scritto che è ipocrita per gli attuali abitanti denominare la loro città, l’antica Kroton, come “La città di Pitagora” , intitolargli scuole e la piazza principale della città poichè lo hanno esiliato. Il che è assurdo, allora anche i Fiorentini non dovrebbero dichiararsi orgogliosi di avere avuto come loro concittadino il Sommo Poeta, Dante Alighieri, la cui casa è stata trasformata in un museo. E questo solo perchè una fazione politica di allora lo ha esiliato.
O gli Inglesi si dovrebbero sentire in colpa perché dopo la fine della seconda guerra mondiale non hanno subito rieletto Churcill preferendogli il laburista Attlee. Figura storicamente neppure paragonabile al grande stratega, ma più gradito al popolo del rigoroso statista, che per troppi anni li “aveva tenuti a stecchetto” pur di vincere la guerra contro i nazisti.
I Sibariti, sconfitti militarmente, si prendono ora una virtuale rivincita lessicale sui più morigerati Crotoniati. Il termine inglese Sybarite, diffusissimo su internet, è diventato sinonimo di “a person devoted to luxury and pleasure”, in una società globalizzata dove il “lusso” è diventato una delle industrie più renumerative e vincenti nei periodi di pace.
Sull’importanza del settore “lusso” per l’economia mondiale , e per quella europea in particolare, vedi il sito della The European Cultural and Creative Industries Alliance (ECCIA) , alla quale aderisce per l’Italia la Fondazione Altagamma.
Giovanni Papperini